Reddito di inclusione 2018: abolito il requisito nucleo familiare

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A partire dal 1° luglio 2018 , entra in vigore il reddito di inclusione universale , quale misura nazionale contro la povertà in Italia, richiedibile da tutti i cittadini a prescindere da come è composta la famiglia, in quanto da tale data, è abolito il requisito nucleo familiare.
Dal 1° giugno 2018, pertanto, anche chi è solo, chi è sposato senza figli o chi ha figli maggiorenni, per esempio, potrà presentare la domanda per ottenere la carta REI e l’importo spettante del reddito di inclusione ma solo se in possesso dei requisiti economici ISEE e ISRE, del patrimonio mobiliare ed immobiliare e se:
• cittadini italiani;
• cittadini comunitari: per cui stranieri con cittadinanza in uno dei Paesi UE;
• familiari di cittadini italiani o comunitari, non aventi la cittadinanza in uno Stato membro titolari del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente;
• cittadini extracomunitari: per cui stranieri e immigrati in possesso del permesso di soggiorno CE;
• titolari di protezione internazionale (asilo politico, protezione sussidiaria) residenti in Italia da almeno due anni.
 
Reddito di inclusione universale nuovi requisiti dal 1° luglio 2018
 
REI, Reddito di inclusione 2018 ISEE e ISRE:
o soglia ISEE fino a 6.000 euro: se poi nell’arco dell’anno, dovesse cambiare la situazione lavorativa o reddituale della famiglia, si dovrà presentare un Isee 2018 corrente e un Isre più semplice. Al fine poi di evitare che la carta REI reddito di inclusione, si trasformi in un disincentivo alla ricerca del lavoro, la legge ha previsto la possibilità che il beneficio possa continuare ad essere erogato, almeno in parte e solo per alcuni altri mesi, anche in caso di nuovo lavoro o di un aumento di reddito.
o soglia ISRE fino a 3.000 euro, per la parte patrimoniale. L’ISRE, è l’indicatore della Situazione Reddituale calcolato sulla base della somma dei tutti i redditi meno le detrazioni, le franchigie e i redditi esenti. L’ISRE, in pratica calcola l’effettiva disponibilità economica
delle famiglie, sottraendo eventuali affitti pagati.
• Patrimonio immobiliare: la soglia è sotto 20mila euro al netto dell’abitazione principale, ciò significa che possono accedere al beneficio anche i proprietari di prima casa che vivono in condizioni di povertà.
• Patrimonio mobiliare: come conti correnti, depositi ecc… se superiori a 10 mila euro. Tale soglia scende a 8.000 euro nel caos in cui il nucleo familiare sia costituito da 2 componente e a 6 mila per chi è da solo.
 
INOLTRE
ciascun componente del nucleo familiare:
 
non deve percepire la NASpl o altro ammortizzatore sociale per disoccupazione involontaria;
non possedere autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi prima della domanda, fatta eccezione per quelli acquistati con la legge 104;

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